Si tratta dell’insieme delle misure pensate dalla UE per il periodo successivo al termine del Protocollo di Kyoto, il trattato realizzato per il contrasto al cambiamento climatico che trova la sua naturale scadenza al termine del 2012.
Il “pacchetto”, contenuto nella Direttiva 2009/29/CE, è entrato in vigore nel giugno 2009 e sarà valido dal gennaio 2013 fino al 2020.
L’obiettivo è ovviamente quello di contrastare i cambiamenti climatici e promuovere l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili tramite obiettivi vincolanti per i Paesi membri.
20% meno
emissioni di CO2 rispetto al 1990
20% più
spazio alle energie rinnovabili
20% meno
utilizzo energia primaria rispetto
allo status quo (BAU’)
1) Revisione del Sistema EU-ETS (European Union Emission Trading Scheme) cioè il sistema che prevede lo scambio delle quote delle emissioni di gas serra, con un’estensione dello scambio di quote di emissione in modo tale da ridurre le emissioni stesse.
2) Promozione del sistema “Effort sharing extra EU-ETS”, cioè la ripartizione degli sforzi per ridurre le emissioni: è un sistema pensato per i settori che non rientrano nel sistema di scambio delle quote (come edilizia, agricoltura, trasporti eccetto quello aereo) per cui ai singoli stati membri viene assegnato un obiettivo di riduzione di emissioni (per l’Italia il 13%).
3) Promozione del meccanismo del Carbon Capture and Storage – CCS (Cattura e stoccaggio geologico del carbonio): una delle possibili modalità della riduzione della CO2 in atmosfera è il suo stoccaggio in serbatoi geologici. Tale modalità rientra nel mix di strategie disponibili tramite l’istituzione di uno specifico quadro giuridico
4) Energia da fonti rinnovabili: l’obiettivo è quello che tramite queste fonti si produca il 20 % di energia nella copertura dei consumi finali (usi elettrici, termici e per il trasporto). Per raggiungere questa quota, sono definiti obiettivi nazionali vincolanti (17% per l’Italia): nel settore trasporti in particolare almeno il 10% dell’energia utilizzata dovrà provenire da fonti rinnovabili.
5) Nuovi limiti di emissione di CO2 per le auto: entro il 2020 il livello medio delle emissioni per il nuovo parco macchine dovrà essere di 95 gr. CO2/km.
6) Miglioramento dei combustibili: verranno introdotte nuove restrizioni (legate a salute e ambiente) sui gas serra prodotti dai combustibili. Durante l’intero ciclo di vita della loro produzione i gas serra dovranno essere ridotti del 6%.
Alle nuove generazioni servono sì giornate mondiali dedicate ad eventi ad hoc sul risparmio energetico, il rispetto dell’ambiente e la sostenibilità.
Ma più di tutto serve «l’abitudine» a questi temi, la conoscenza di questi aspetti attraverso la pratica giornaliera. La scuola è il luogo che più di altri può e deve assolvere a questo compito. Già a partire dalla sua struttura.
Occorre un’architettura confortevole e produttiva, innovativa e virtuosa. Aule spaziose, correttamente dimensionate e realizzate con attenzione alla climatizzazione, alla ventilazione e all’illuminazione. Ambienti che creino le condizioni ideali di un apprendimento corretto e stimolante.
Nell’ambito dei lavori di adeguamento alla normativa sismica e alla sicurezza degli edifici scolastici, l’azienda ha sviluppato progetti di edifici ecosostenibili.
Il Bosco della Conoscenza
Progetto Scuola Elementare – Avezzano
Involucro ad alte prestazioni energetiche
Utilizzo della luce naturale
Impianti automatici ad alta efficienze ed alimentati
Sistemi di gestione dell’acqua
Il simbolo dell’edificio è una formulazione forte dell’idea progettuale che vuole far trasparire il filo rosso che ha sempre legato tutto il team di progettazione: trasparenza, sostenibilità, confort ambientale, socialità, equilibrio, resistenza le parole chiave.
Scuola dei libri e delle matite
Polo scolastico (scuola elementare e media) – Avezzano
ecologia e salute
risparmio energetico
tempi di realizzazione veloci
microclima interno
comportamento ottimale in caso di sisma
La nuova Architettura oggi si “deve” costruire rispettando il principio della sostenibilità; la scuola infatti, ad esclusione di alcune necessarie parti strutturali per le quali si utilizzerà il calcestruzzo armato, è realizzata completamente in legno, utilizzando con funzione portante o di tamponatura, sia per le partizioni orizzontali che verticali.
Il profilo scelto sarà del tipo PVC profili SCHUCO, serie ISOL70Q. Profilo a 5 camere d’aria, doppia guarnizione di battuta, spessore telaio da 70mm, profilo anta squadrato.
Isolamento termico:
Tipologia vetri:
Controllo dell’irraggiamento solare:
Facciate SUD Palestra
Facciate SUD Scuola Media
Infissi sono dotati di un sistema di tende veneziane interne al vetro
Saliere: un pozzo di luce che si realizza con un elemento di forma tronco-conica al centro dell percorso del connettivo generale che favorisce lo sfruttamento dell’illuminazione naturale grazie al materiale trasparente (plexiglass) con cui è realizzato. Lo stesso permette anche la visualizzazione del sistema di recupero delle acque piovane.
trasparenza
illuminazione naturale
sostenibilità
Lamiere: Forate, grecate e colorate caratterizzano le facciate e gli elementi su cui sono appliccate, garantendo durabilità nel tempo ed una protezione completa della parete.
colorazioni
durabilità
protezione
illuminazione notturna
In tutti gli ambienti si utilizzerà una Vernice a ZERO contenuto di V.O.C. (Vernici art-lite)
non infiammabile (classe A1)
elevata traspirabilità
autopulente
abbatimento inquinamento ambientale
I pavimenti di tutti gli ambienti saranno in Linoleum tipo Forbo, differenziato per colore in base alle unità che costituiscono il polo scolastico.
ecosostenibile
colorazioni
manutenibilità
durevolezza
antisdrucciolo
La forma dell’impianto planimetrico del complesso tiene conto in maniera fondamentale dello studio del fattore di illuminazione diurna (sostenibilità) che ha determinato il posizionamento, sopratutto delle aule didattiche, secondo l’asse sud-est/sud-ovest.